Coronavirus, anche il betting è colpito dal rinvio dello sport
Ultimo aggiornamento: March 5, 2020 di Enzo Calabresi
Il coronavirus sta portando il caos nel mondo e lo sport non è ovviamente escluso da tutti i problemi che ne derivano. Non si contano ormai più gli eventi rinviati o cancellati a causa dell’epidemia. La Serie A, tra rinvii e partite a porte chiuse, ha subito notevoli variazioni nel calendario.
Sport rinviati o cancellati: le conseguenze del coronavirus sullo sport
La Lega calcio poteva probabilmente gestire meglio l’emergenza, adottando da subito una linea chiara e univoca. Ma ormai sembra che la decisione sia stata presa. Le partite rinviate lo scorso weekend, compresa Juventus-Inter, verranno giocate a porte chiuse in questo fine settimana. Il calendario slitterà dunque di una giornata e i prossimi turni si svolgeranno regolarmente, ma sempre senza pubblico sugli spalti.
Non solo calcio però. Tra i tanti sport ad aver subito rinvii o cancellazioni troviamo anche la MotoGP, i cui primi due gran premi stagionali sono stati cancellati, e la Formula 1, che ha subito già le cancellazioni del Gran Premio della Cina e di quello del Vietnam. La situazione è fluida e si attendono nuovi sviluppi. Anche il ciclismo ha subito danni notevoli. Il Giro degli Emirati Arabi è stato cancellato, dopo che in gruppo sono state rilevate delle positività. A tenere gli appassionati delle due ruote col fiato sospeso è però il rischio di cancellazione di Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e, soprattutto, Milano-Sanremo: la classica di primavera, che si dovrebbe disputare come da tradizione sabato 21 marzo, è a fortissimo rischio, ma a questo punto anche il Giro d’Italia corre il pericolo di non uscirne indenne.
Capitolo sci alpino: le finali della Coppa del Mondo, in programma a Cortina dal 16 al 22 marzo, sono in bilico. L’ultimo decreto del governo obbliga ad organizzare fino al 2 aprile tutti gli eventi sportivi in Italia al di fuori della zona rossa a porte chiuse, quindi senza pubblico sugli spalti. In questo modo quindi si potrebbero salvare gli introiti derivanti da diritti televisivi, sponsor e scommesse. Tuttavia, sono tante le federazioni, a partire da quella americana, che non vogliono mandare i loro atleti ad eventi che si svolgono in Lombardia o Veneto. Sicuramente a porte chiuse si disputerà invece il match di Coppa Davis in programma a Cagliari tra Italia e Corea del Sud: i biglietti sono già stati rimborsati dalla FIT.
Come cambia il betting nell’era dell’epidemia
La situazione che si è venuta a creare ha colpito come previsto anche il mondo delle scommesse. Sotto questo punto di vista, il regolamento parla chiaro: se un evento sportivo non viene recuperato entro 3 giorni dalla sua data prevista, le scommesse sono da considerarsi nulle. Dunque è questo il destino delle giocate sulle 7 partite delle scorso turno di A che si svolgeranno questo weekend. Una situazione che ha già inciso sugli operatori del betting, e che promette di avere conseguenze anche maggiori nelle prossime settimane.
I dati di febbraio parlano chiaro: la spesa registrata dal settore nel mese scorso parla di un calo generale della spesa del 16%. Se l’online ha però per il momento retto all’urto (-6%), è il betting nelle agenzie fisiche ad aver risentito di più della crisi (-23%), colpito anche da ordinanze che vietano, in particolare nelle zone rosse e gialle, di frequentare luoghi affollati.
I bookmaker però stanno correndo ai ripari e se lo sport viene cancellato dall’epidemia sono state aperte scommesse proprio sul coronavirus. Gli eventi sportivi dell’anno, almeno stando alle quotazioni degli allibratori inglesi, sono sempre più a rischio. La cancellazione delle Olimpiadi di Tokyo, che dovrebbero iniziare a fine luglio, è data infatti soltanto a 1.73, mentre l’annullamento di Euro 2020, che paga la formula itinerante in mezzo continente, viene data a 1.83. La fiducia, quindi, in un’estate di sport è decisamente bassa.