La DGOJ spagnola mette al bando le scommesse sugli sport under 18
Ultimo aggiornamento: August 1, 2019 di Enzo Calabresi
La Dirección General de Ordenación del Juego (DGOJ), l’ente regolatore spagnolo per il gioco d’azzardo, ha approvato una nuova normativa che vieta le scommesse sportive su eventi che prevedono la partecipazione di atleti minorenni. La Spagna mette quindi un altro importante tassello per la regolamentazione del gioco, dopo la recente istituzione di una Commissione nazionale contro il match-fixing. La nazione iberica non è però un caso isolato in Europa.
La nuova normativa approvata da DGOJ
L’integrità dello sport prima di tutto. Potrebbe essere condensato in questo assunto il principio che ha guidato la Dirección General de Ordenación del Juego (DGOJ), ovvero la ADM spagnola, nell’approvazione del nuovo regolamento sulle scommesse sportive. La principale delle nuove disposizioni passate a maggioranza assoluta riguarda la messa al bando di puntate su eventi sportivi che coinvolgono, direttamente o indirettamente, minori di 18 anni. Viene quindi fatta una chiara distinzione tra manifestazioni ludiche, atta a preservare l’integrità dello sport ed evitare rischi di precoce corruzione.
La DGOJ ha precisato di essersi ispirata al suo “dovere civico”, principio cardine dell’istituzione che rappresenta, nella protezione dei minori che praticano sport in Spagna. Nessun operatore sarà dunque autorizzato a offrire all’interno dei confini spagnoli, né in agenzia né online, puntate su “eventi che coinvolgano esclusivamente o in parte minorenni”. I nuovi regolamenti entreranno in vigore a partire dalla settimana in corso e verranno pubblicati nel Bollettino ufficiale dello Stato.
La nuova normativa segue di pochi giorni l’istituzione di una nuova commissione nazionale, voluta dal ministero alla Presidenza spagnolo, per la lotta alla corruzione nello sport. Questa commissione, composta da rappresentanti congiunti di DGOJ, Polizia nazionale, Guardia civile e Consiglio superiore dello sport, ha già cominciato a lavorare a duna strategia nazionale per la lotta al fenomeno del match-fixing.
I precedenti in Europa
La nuova normativa spagnola non è però un caso isolato in Europa. Altri paesi del continente si son infatti già prodigati a limitare se non addirittura a vietare le scommesse sportive che coinvolgono minori di 18 anni. È il caso ad esempio dell’Italia, che dal 1. giugno di quest’anno ha introdotto un simile divieto su tutto il territorio nazionale in seguito al disegno di legge approvato dal Parlamento lo scorso 11 aprile.
Dopo aver rilevato che nel 2018 è stato speso fino ad 1 milione di euro per giocate su eventi sportivi che coinvolgevano minorenni, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha deciso di vietare del tutto questo genere di scommesse. Si tratta in realtà del recepimento della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione di competizioni sportive, stipulata a Magglingen il 18 settembre 2014 dai paesi membri.