Mondiali Russia 2018: le principali favorite e possibili outsider
Ultimo aggiornamento: June 1, 2018 di Enzo Calabresi
Si avvicina sempre di più l’appuntamento con l’evento sportivo dell’anno, ovvero i mondiali di calcio di Russia 2018. Giovedì 14 giugno i riflettori di tutto il mondo saranno infatti puntati sullo stadio Lužniki di Mosca, dove si disputerà il match inaugurale tra Russia e Arabia Saudita. Il torneo si concluderà nello stesso impianto moscovita il 15 luglio con la finalissima che assegnerà la Coppa del Mondo 2018.
Russia 2018: composizione dei gironi e formula del torneo
Per la sesta edizione consecutiva la Coppa del Mondo si disputa con il format delle 32 squadre, suddivise in 8 gruppi da 4. Le prime due classificate di ogni raggruppamento passeranno alla fase ed eliminazione diretta che porterà poi alla finalissima.
Questa la composizione degli otto gironi:
Sono invece 11 le città che ospiteranno la manifestazione con la capitale Mosca che, oltre al Lužniki, metterà a disposizione anche la Otkrytie Arena. Le altre sedi del mondiale saranno invece San Pietroburgo, Kaliningrad, Kazan, Nižnij Novgorod, Volgograd, Samara, Rostov, Saransk, Soči e Ekaterinburg. Diversi i match da non perdere già nel primo turno: Portogallo-Spagna (15 giugno), Argentina-Croazia (21 giugno) e Belgio-Inghilterra (28 giugno) sono tre partite che valgono molto di più di un semplice incontro di fase a gironi.
Coppa del Mondo: Germania e Brasile le principali favorite
Tra le 32 squadre qualificatesi alla competizione le più accreditate per la vittoria sono le “solite” Brasile e Germania, rispettivamente la prima e la seconda (a pari merito con l’Italia) più vincenti di sempre nella rassegna iridata. Dopo il successo di 4 anni fa in Brasile, la Germania vola in Russia con l’obiettivo di confermarsi campione. La squadra di Loew ha tutti i mezzi per compiere l’impresa di vincere due mondiali consecutivamente, riuscita solo ad Italia (1934 e 1938) e Brasile (1958 e 1962). La Germania in questi anni si è confermata al top, raggiungendo la semifinale ad Euro 2016 e poi vincendo la Confederations Cup nel 2017. In quest’occasione il ct tedesco ha schierato la cosiddetta “squadra B”, riuscendo a conquistare la competizione e dimostrando la grande bontà del vivaio tedesco. Sarà senza dubbio la Germania la squadra da battere in questo mondiale, una squadra con pochi difetti e che si fa sempre trovare pronta negli appuntamenti che contano.
Cerca invece il riscatto il Brasile di Neymar, uscito con le ossa rotte dal mondiale casalingo proprio per mano della Germania. L’umiliante 7-1 subito in semifinale è ancora un ricordo vivido nelle menti dei giocatori verdeoro, una sconfitta a cui rimediare con la conquista del sesto titolo. Molto dipenderà dalle condizioni della sua stella, reduce da un infortunio e le cui condizioni sono tutte da verificare. La squadra di Tite ha però una delle rose più forti del mondiale, con tanti talenti in grado di supportare adeguatamente la stella del PSG. Il cammino durante le qualificazioni ha messo in mostra una squadra spettacolare e solida, che non può non recitare un ruolo da favorita in questa competizione.
L’Argentina guida il gruppo delle le altre pretendenti
Tra le squadre che sono attesissime a Russia 2018 c’è l’Argentina di Leo Messi. La squadra sudamericana, dopo la finale di quattro anni fa, è in cerca di quel titolo che manca da ormai 32 anni. La selezione guidata da Sampaoli, pur avendo sofferto nelle qualificazioni, ha i mezzi per arrivare fino in fondo nel torneo. Molto dipenderà comunque dalle prestazioni dell’attaccante del Barcellona, sempre più faro di una nazionale che spesso latita nel gioco. Con campioni come Higuain, Aguero, Di Maria e Dybala in rosa, l’Argentina ha un arsenale offensivo non indifferente e potrebbe sovvertire qualsiasi pronostico con le giocate dei suoi campioni. Il compito del ct sarà quello di riuscire a sfruttare a pieno questo potenziale.
Dopo il flop del 2014 è molto attesa anche la Spagna del ct Lopetegui. Le “Furie Rosse” possono contare su un mix di giovani talenti e veterani del periodo d’oro 2008-2012. La Spagna è senza dubbio una squadra temibile, anche se al momento sembra un gradino sotto Germania e Brasile. Una squadra con cui fare i conti per la vittoria finale sarà la Francia di Didier Deschamps, vicecampione d’Europa 2016. I transalpini possono contare su una squadra ben coperta in ogni ruolo, con il ct che ha l’imbarazzo della scelta in attacco. Dopo i quarti di finale raggiunti nel 2014, la Francia può ottenere molto di più in Russia, grazie ad un gruppo più maturo e con l’innesto di nuovi talenti dal florido vivaio. Tra le possibili outsider il Belgio, ormai presenza autorevole nelle competizioni internazionali, ed il Portogallo campione d’Europa in carica. Nonostante quest’ultima non sembra avere una rosa all’altezza delle favorite, la presenza di Cristiano Ronaldo potrebbe portare i lusitani molto avanti nel torneo.
I protagonisti più attesi
Ad avere i riflettori addosso saranno come sempre i giocatori ritenuti unanimemente i più forti al mondo. Leo Messi è l’uomo designato a riportare il mondiale in Argentina, così come Neymar ha su di sé le aspettative del Brasile intero. In una stagione che lo ha visto vincere il suo quinto Pallone d’Oro e la sua quinta Champions League in carriera, è innegabile che Cristiano Ronaldo sia uno dei top player più attesi.
La rassegna mondiale sarà l’ago della bilancia per l’assegnazione del prossimo Pallone d’Oro, ed è innegabile che i giocatori sopra menzionati siano intenzionati a fare la differenza per le proprie nazionali. E’ ancora in forse invece la presenza di Mohamed Salah, infortunatosi dopo pochi minuti nella finale di Champions tra il suo Liverpool ed il Real Madrid. L’egiziano è a serio rischio, con un’intera nazione in trepidazione per il suo campione. Saranno Toni Kroos e Timo Werner i nomi più attesi nella Germania campione in carica, così come Asensio e Isco lo saranno per la Spagna. La giovane stella del PSG Mbappè fa invece il suo esordio in una competizione internazionale e potrà giocare un ruolo da protagonista con la Francia.
Italia e non solo: i grandi assenti
A fare scalpore ai mondiali di Russia 2018 è l’assenza della nazionale italiana, una delle più blasonate a livello mondiale con 4 titoli. La mancata qualificazione degli uomini di Ventura è un evento epocale per il calcio italiano e non solo. Era infatti dal 1958 che la nostra selezione non mancava l’accesso ad una fase finale dei mondiali, uno dei punti più bassi della storia calcistica degli azzurri. Oltre all’Italia, anche un’altra nazionale di nobile lignaggio guarderà il mondiale russo da casa. Si tratta dell’Olanda, vicecampione nel 2010 e terza nel 2014 che, come gli azzurri, ha mancato la qualificazione. Si tratta della seconda bocciatura consecutiva per gli “Orange”, assenti anche ad Euro 2016.
Oltre ai team, si registrano assenze eccellenti anche tra i calciatori. Su tutti quella di Zlatan Ibrahimovic, lasciato a casa dal ct della Svezia Jan Andersson. Dopo aver dato l’addio alla sua nazionale al termine di Euro 2016 lo svedese si è candidato per il mondiale russo, ma il ct ha preferito puntare sul gruppo che ha conquistato la qualificazione. Non sarà della partita neanche Mauro Icardi, non convocato nella sua Argentina. Diverse anche le epurazioni eccellenti del ct francese Deschamps, che ha rinunciato ad attaccanti di spessore come Benzema, Martial e Lacazette. Stessa sorte per lo juventino Alex Sandro e per David Luiz, non convocati dal Brasile. Nelle file della Germania spicca invece l’assenza di Mario Gotze, l’uomo che ha deciso la finale con l’Argentina nel 2014. Assente anche Emre Can, non al meglio dopo un brutto infortunio.